Come ti stai allenando/preparando per il mondiale o come ti sei preparato per questo mondiale?
La preparazione di quest’ anno è stata mirata all’incremento prestazionale per aumentare la competitività a livello internazionale, soprattutto nella dnf che l’anno scorso ho un po’ trascurato.
Quale delle discipline che affronterai ai mondiali è quella che preferisci e su cui punterai maggiormente?
Le discipline che mi impegneranno maggiormente saranno le dinamiche, purtroppo non riesco ad allenare la statica e so di non poter contare su grandi numeri.
Come definisci la tua stagione quest’anno?
La stagione agonistica di quest’anno purtroppo è stata calante sul finale, se da una parte sono riuscita a centrare molti obbiettivi, dall’altra in chiusura la troppa stanchezza accumulata mi ha costretta a una lieve regressione.
Cosa ti aspetti da questi campionati del mondo?
Fare troppe pianificazioni su gare così importanti per me è molto difficile, vorrei però partire con l’idea di due qualificazioni, poi una volta lì, lo spirito di squadra, l’orgoglio per ciò che si rappresenta, la vicinanza di tanta gente che tifa per te (mia figlia in primis) sono tutte cose che possono far scattare molle inaspettate.
Quale è il tuo stato di preparazione fisica e psicologica?
A oggi sono cosciente che se lo stato di forma fisico è molto buono, quello psicologico è solo in ripresa, dopo i Campionati Italiani necessitavo di uno stacco, di un alleggerimento del carico di attività e sue collaterali.
Una grande fatica è stata affrontata per il cambio di società, l’ anno prossimo non gareggerò più per GS Aragno ma per USS Gonzatti, tutto ciò non senza discussioni, litigi, dispetti e intralci vari che hanno fatto disperdere a me e il mio allenatore molte risorse fisiche e mentali.
Segui un’alimentazione particolare nella fase di preparazione alla gara?
Non seguo alcun tipo di dieta particolare pre-gara, anzi purtroppo so bene di non essere equilibrata sotto questo aspetto.
Come ti prepari prima di ogni gara? se li hai, quali sono i tuoi rituali pregara?
Se negli anni passati ho lavorato sulla stabilità della preparazione pre-gara (riscaldamento, visualizzazione, respirazione etc..) quest’anno ho cercato di scardinare il tutto per non crearne troppa dipendenza.
Un passo indietro è stato però necessario ora che l’appuntamento si è fatto importante e sento il bisogno di ritrovare tutto al suo posto, la sperimentazione riprenderà con l’anno prossimo
Quindi al momento la preparazione prevede un riscaldamento di 20′ in acqua dove cerco di sciogliere le tensioni, ripassare bene il passo gara e in fine trovare la gioia di muovermi in questo elemento, una volta sul blocchetto di partenza cerco di visualizzare la prova e rievoco le sensazioni che da lì a poco andrò ad affrontare, un minuto prima riapro gli occhi e sento di essere solo io e l’acqua allora non vedo l’ora di partire, scelgo il respiro più bello e vado
Cosa è l’apnea per te?
Domanda DIFFICILE, potrei iniziare un libro….l’apnea è una vita, da quando ho iniziato a praticarla è stata una droga, per quanto a volte la ami a volte la odi non riuscirei a staccarmene.
Da lei dipendono tantissime gioie e innumerevoli dolori e frustrazioni, ogni volta sul tavolo si punta, o tutto o niente e non parlo di metri o minuti ma di emozioni e sentimenti.
In acqua entri come una persona che sfida se stessa senza veli ne scuse e ogni volta è la scoperta di una parte sempre più intima di se, l’apnea non ha alibi ne falsità se no non porterebbe da nessuna parte, solo così anche il fallimento può essere vissuto come esperienza essenziale per capirsi e rilancaire
Tutto ciò lentamente è entrato a far parte del mio modo di vivere cambiando l’approccio nell’affrontare ogni giorno.